L’integrazione della stampa 3D nel processo diagnostico propedeutico alla pianificazione degli interventi di chirurgia orale rigenerativa (GBR) rappresenta un indubbio vantaggio per lo specialista.
La possibilità di avere tra le mani il comparto anatomico stampato favorisce:
- le prove dirette sulla regione anatomica degli impianti da posizionare e la possibilità di modellare e ritagliare le membrane non riassorbibili o le mesh in titanio
- memoria tattile dei passi da attuare durante l’intervento, identificando i reperti anatomici
- valutare le dimensioni reali di lesioni o condizioni patologiche
Un esempio interessante è il caso di atrofia ossea orizzontale mandibolare trattato dal Dott. Tommaso Costa della clinica CV Dental Clinic di Udine.
Dopo esecuzione di una CBCT mandibolare (MyRay Hyperion X9 Pro, vedi Fig.1) è stato stampato un modello della mandibola tramite stampante Shining3D AccuFab-D1s a tecnologia DLP.
Durante la pianificazione si è deciso di trattare il paziente ricostruendo la regione di carenza ossea mandibolare con una membrana in titanio (regenplate) sagomata direttamente sulla parte stampata.
Una volta effettuata la segmentazione delle immagini Cone Beam della mandibola e ottenuto il modello 3D in formato STL (Fig.2), si è passati alla preparazione della stampa sul software integrato alla stampante, Accuware (Fig.3).
Fig. 3: Preparazione slicing per la stampa 3D
A seguito della stampa e delle procedure finali di pulizia e curing, è stata effettuata una prova di preparazione dei siti implantari sul modello con inserimento degli impianti, sagomatura della membrana in titanio e fissaggio con viti (vedi Fig. 4,5 e 6). É stato programmato l’inserimento di 1 impianto jd evolution plus 3.2x10mm in posizione 45 e 1 impianto jd evolution plus 3.7x10mm in posizione 46.
Fig. 6: Membrana in titanio sagomata sul modello
Durante l’intervento chirurgico è stato isolato il forame mentoniero e sono stati posizionati gli impianti programmati (Fig.7). Con l’ausilio di uno scraper è stato prelevato dell’osso autologo e mixato con osso eterologo OsteoBiol gen-oss (Fig.8).
La membrana in titanio pre-modellata e sottoposta a sterilizzazione in autoclave è stata agevolmente posizionata sull’osso mandibolare e fissata con 2 viti vestibolari e 1 vite linguale (Fig.9). Non si è reso necessario la modifica della membrana in bocca del paziente. I lembi linguale e vestibolare sono stati passivizzati ed è stata eseguita una sutura riassorbibile (Fig.10).
La sagomatura della membrana e l’arrotondamento dei margini sono condizioni essenziali per la riuscita dell’intervento chirurgico e per prevenire l’esposizione della membrana durante il processo di guarigione.
Secondo il Dott. Costa la pratica di utilizzo della regione mandibolare stampata 3D è stata essenziale, affermando:
“Spesso risulta complicato eseguire la sagomatura direttamente nel cavo orale del paziente in quanto l’accesso al sito chirurgico è limitato, rendendo il processo disagevole sia per il clinico che per il paziente.
Poter modellare la membrana fuori dal cavo orale e prima dell’intervento chirurgico rappresenta un indubbio vantaggio in quanto permette di risparmiare una notevole quantità di tempo durante l’intervento riducendo il disagio per il paziente.”
L’esito positivo dell’operazione è stato in seguito confermato con il richiamo del paziente a 2 mesi dall’intervento senza alcuna esposizione della membrana (Fig.11).
Fig. 11: Controllo a 2 mesi dall'intervento (Sx:Prima; Dx:Dopo)